La corsa all’intelligenza artificiale è ormai entrata nella vita di tutti. Ma, come ricorda Francesco Varanini, il vero nodo è “l’etica ai tempi del macchinocentrismo”: evitare tanto il delirio di onnipotenza quanto il panico, e mantenere l’essere umano al centro delle decisioni e dei dati.
Con Filippo Zanella, AI Architect in Salesforce, abbiamo provato a capire:
come avvicinarsi all’AI con consapevolezza critica, distinguendo mode, promesse e reali casi d’uso;
come trasformare l’AI in una leva per le imprese di famiglia, ad esempio per automatizzare ciò che toglie energia, liberare tempo per la visione imprenditoriale o presidiare la governance dei dati;
come avviare i primi passi pratici, ossia sperimentare tool generativi nella vita quotidiana, mappare i processi aziendali dove l’AI può dare più valore, definire metriche chiare per la misurazione di ROI e rischi.
L’incontro è stato anche un’occasione per riflettere su leadership e controllo: come restare davvero “al comando” affidandosi alle macchine senza delegare loro il giudizio.
Un appuntamento prezioso per imprenditori senior e next-gen che vogliono capire come e dove inserire l’AI senza perdere il controllo dell’impresa, per manager che stanno costruendo le proprie competenze nell’utilizzo dei dati e per consulenti o coach che accompagnano la crescita delle organizzazioni.
AI Architect in Salesforce, guida progetti su soluzioni cognitive dedicate all’efficienza operativa e alla customer experience. PhD in Ingegneria dell’informazione, insegna AI e tecnologie emergenti presso H-Farm College, traducendo la ricerca in applicazioni per aziende e professionisti. Negli anni ha tenuto talk e workshop, come AI e collaborazione uomo-macchina, Generative AI & sicurezza, AI, presente!, in università, ordini professionali e community tecnologiche, portando un approccio divulgativo e concreto.