La pausa estiva è spesso l’occasione per chiudere progetti di consulenza e tirare alcune somme. In realtà quando si parla di imprese non si può mai dire di aver finito veramente, ma almeno si possono considerare chiuse delle fasi quando l’impresa di famiglia ha preso e implementato delle decisioni.
E due casi molto simili che abbiamo seguito in questi mesi mi fanno pensare ad un lieto fine. Ma per motivi praticamente opposti.
In un primo caso i soci e fratelli hanno deciso farsi aiutare da un manager interno per avviare un cammino di cambiamento organizzativo che aiuta tutti i loro responsabili.
In un altro caso i soci e fratelli hanno deciso di separare le loro strade. Troppo diversa la visione del business, troppo diverso lo stile gestionale, troppo faticosa la dinamica relazionale.
Eppure considero entrambi dei lieti fine, sia che si decida di continuare a lavorare insieme trovando un nuovo equilibro, sia che si decida di andare per strade diverse.
Entrambi aprono le porte a nuove sfide. Qualunque decisione abbiano preso comporta un cambiamento che apre a nuovi problemi, in un circuito senza fine, almeno in questa vita.
Ma in entrambi i casi, le decisioni sono state prese dopo una accurata riflessione sui possibili pro e contro. E in entrambi i casi ,il nostro approccio è stato quello di accompagnare quello che sarebbe emerso dal confronto senza volere guidare la soluzione secondo una visione preconcetta nostra o dei nostri clienti.
Senza pensare che si debba a tutti i costi trovare la soluzione per continuare a lavorare insieme. Anzi; troppo spesso si continua a lavorare insieme per un malinteso senso di unità familiare. Come se lasciando andare il lavoro condiviso ci si perdesse come famiglia. Molto più spesso invece si rischia di perdersi come famiglia perché ci si impone di lavorare insieme.
Il problema piuttosto diventa quello dei nuovi equilibri che dovranno essere creati.
Con il malinteso senso di poter essere liberi dalle estenuanti discussioni che coinvolgono famiglia e impresa, si pensa di poter decidere più facilmente, ed è vero. Ma è altrettanto vero che bisogna capire chi sarà nella nuova configurazione a bilanciare nella nuova configurazione il partito del fix e il partito del flex, e questo sarà l’oggetto di un altro breve articolo.
Qui ci basta solo ricordare che un lieto fine c’è tutte le volte che, pur con decisioni sofferte, nell’impresa di famiglia si arriva a liberare risorse altrimenti bloccate da tensioni e conflitti che impediscono di portare risultati in azienda e armonia in famiglia.
Noi di FBU sappiamo quanto possa essere difficile affrontare certi temi all’interno dell’impresa di famiglia. Abbiamo, quindi, creato tre kit di strumenti, che hanno lo scopo di aiutarti a gestire dinamiche complesse.